Pop Art miltoniana in South Carolina

Si possono coniugare art e travel andando a visitare una mostra all’estero… oppure facendo viaggiare l’arte. Esiste infatti un posto nella Vecchia America che si chiama South Carolina, dotato di Università (la University of South Carolina, senza lambiccarsi troppo). Forse non tutti sanno, e anch’io l’ho scoperto per un caso fortunato, che quell’ateneo possiede la più vasta raccolta mondiale di opere d’arte legate al poema Paradiso perduto di John Milton, monumento letterario inglese del XVII secolo. La raccolta è frutto del pluridecennale lavoro di ricerca di un singolo studioso, il prof. Robert J. Wickenheiser, che ha donato e continua a donare all’Università tutto il materiale che riesce a reperire.

032612_0753_popartmilto1Sorpresa nella sorpresa, all’interno della Robert J. Wickenheiser Collection all’Università del South Carolina sono presenti circa 250 illustrazioni realizzate dal sottoscritto! La cosa è nata per una lunga serie di circostanze, a partire da un profondo interesse per il poema di Milton (che, per tematiche e stile, è in pratica l’equivalente anglosassone della Divina Commedia), interesse sfociato nella realizzazione di un ampio ciclo di illustrazioni, poi messe su Internet “come si usa oggi”, e lì notate da un artista miltoniano-surrealista di Brooklyn, Terrance Lindall, che a sua volta è amico del prof. Wickenheiser… Proprio vero che da cosa nasce cosa.

Nonostante questo bel riconoscimento internazionale, la parola “arte” è un po’ grossa. Si tratta in effetti di disegni piuttosto semplici, realizzati nel tempo libero per accompagnare una serie di haiku (brevi componimenti poetici) in inglese, liberamente basati sul Paradiso perduto. Molti di quegli schizzi non “stanno in piedi” da soli, e la cosa è stata fatta notare al collezionista americano. D’altra parte, proprio perché è un collezionista, ha voluto la serie completa, non solo i pezzi più meritevoli.

032612_0753_popartmilto2Sul piano tecnico, le illustrazioni sono state volutamente realizzate con materiali poveri, o meglio materiali “spontanei”, gli stessi che usano i bambini: album da disegno scolastico e pennarelli, entrambi delle marche più comuni.

Sul piano dei contenuti, quasi sempre si oscilla tra la Pop Art e il Surrealismo. I disegni non raffigurano direttamente la scena del Paradiso perduto a cui si riferiscono, ma offrono dei rimandi, dei paralleli, dei flash, in rapporto ad altre opere letterarie oppure alla storia dell’umanità, o addirittura alla cronaca. Così, nelle immagini si vedono sfilare episodi della Divina Commedia, divinità dell’antico Egitto, l’attentato alle Torri Gemelle, Don Chisciotte, uova simboliche, piovre cosmiche, dinosauri, Minotauri, angeli high-tech, ecc. ecc., e soprattutto Satana in tutte le salse, in corrispondenza con la sua complessa personalità.

Il guaio, o forse il bello, è che da nessuna parte vengono chiariti né i legami delle illustrazioni con il testo, né il senso delle novità iconografiche (p.es. un Amleto che parla con il fantasma, non del padre, ma di una donna). Comunque, una scelta delle immagini più significative è visibile al seguente indirizzo, in progressivo aggiornamento: http://dhumeir.deviantart.com/gallery/35129290