“Ciascuno di noi deve sapere quello che ha nel piatto: gli italiani devono essere consumatori sempre più consapevoli ed è quindi necessario lavorare su tutta la filiera”.
Con queste parole il Presidente Inalpi, Ambrogio Invernizzi, ha illustrato, nel corso del recente Salone del gusto svoltosi a Torino, la filiera Inalpi.
Quella della piemontese Inalpi di Moretta, in provincia di Cuneo, è infatti una filiera corta e controllata, fatta di lavoro e impegno sul territorio. Un impegno che Inalpi porta avanti da sempre, a tutela dei consumatori, con prodotti buoni, giusti e sicuri nei confronti di tutti gli attori della filiera che condividono quindi un protocollo garante di elevati standard qualitativi. Un protocollo, studiato e realizzato, per la prima volta in Italia, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Piacenza per dare origine ad un sistema di trasparenza che garantisce tutte le parti. L’impegno continuo l’azienda di Moretta lo declina anche nelle attività di formazione ed in quelle volte all’attenzione sia al benessere animale che alla sostenibilità della Filiera stessa.
La materia attorno al quale ruota l’attività aziendale dell’Inalpi, volta a perseguire dei risultati d’eccellenza è il latte.
Riavvolgendo ora il film della storia d’impresa relativa all’Inalpi, arriviamo nella Valsassina della fine del XIX secolo. L’attore principale è Antonio Invernizzi capace di dare il via alla produzione di ottimo formaggio e burro, ricavati dal latte ricco delle mucche di quei pascoli. Una grande passione, unita a una professionalità tutt’altro che improvvisata. La stessa che ha animato Egidio Invernizzi e lo ha spinto a cercare nuovi spazi con caratteristiche simili a quelle della sua amata valle.
E così dalla Valsassina si arriva in Piemonte. L’area del Monviso, e in particolare la cittadina di Moretta con la sua fertile campagna, diventano la nuova casa del giovane Egidio: lì si sposa, incontra il cognato e, insieme, danno il via alla Inalpi che, in pochi anni, diventa una realtà economica importante del territorio.
L’anno di fondazione è il 1966. Da allora l’evoluzione aziendale è continua e costante. Già nel 1990 gli 800 mq su cui era sorto il primo stabilimento, sono diventati 15.000 e alla produzione di burro e formaggi si è affiancata quella del formaggio fuso a fette, che negli anni diventa il vero core business dell’azienda.
Nel 2009 l’azienda aggiunge quindi un nuovo prodotto: i formaggini. Il reparto per la produzione dei “fusi spalmabili in triangoli” viene allestito alacremente e in pochi mesi parte la produzione. La qualità del prodotto è elevata, anche nei formaggini, così come nelle fettine di formaggio: l’elemento fondamentale è infatti il buon latte utilizzato nella lavorazione.
Nel 2010 la crisi travolge la maggior parte delle industrie, ma la passione dei soci fondatori di Inalpi non lascia spazio a cedimenti e, a differenza di molti concorrenti, a Moretta si investe e si creano nuovi posti di lavoro.
Grazie ai rapporti creati negli anni con la Ferrero S.p.A. di Alba, leader mondiale nel settore dolciario, Inalpi realizza così il più importante investimento della sua storia: il primo e, ad oggi, unico impianto di produzione di latte in polvere per l’industria alimentare esistente sul territorio nazionale.
Sono queste le tappe salienti di un percorso che ha superato il mezzo secolo. Un percorso che, riservandoci di dare conto delle ultime novità in un altro articolo, concludiamo con le informazioni fornite dai dati quantitativi relativi a questa significativa realtà imprenditoriale italiana.
I numeri attuali sono infatti i seguenti: 130 i dipendenti; raccolta del 20% del latte prodotto in Piemonte; 500 le tonnellate di latte che ogni giorno arrivano in Inalpi; 17.000 i parametri controllati ogni mese; 1.000.000 gli euro investiti da Inalpi per rinnovare, adeguare e mantenere efficiente il Laboratorio Analisi.