Per Malpensa un futuro di sviluppo

Due sono i progetti realizzabili, in tempi brevi, che potrebbero sviluppare e rilanciare il più importante aeroporto del nord Italia in vista dell’EXPO 2015 a Milano che dovrebbe fungere, anche per Malpensa e non solo per l’Italia da trampolino di lancio.

Il primo riguarda l’ormai quasi certo acquisto del 49% di Alitalia da parte di Etihad
Airways. La compagnia aerea degli Emirati e l’Alitalia hanno affermato che punteranno su entrambi gli aeroporti, ma già si legge tra righe che forse Malpensa diventerà un importante H.U.B. per le merci.

Molti storcono la bocca, ma non pensano ha un fatto importante. In realtà la maggior parte delle compagnie aeree ha i suoi principali guadagni attraverso il trasporto merci e non certo per quello passeggeri. Inoltre il trasporto merci è molto più semplice da gestire che quello passeggeri, e ha anche il vantaggio di evitare la gestire, come giusto, dei bisogni, delle esigenze e della sicurezza dei clienti / passeggeri.

Le merci che sono anch’esse “clienti” hanno la sola necessità di arrivare in orario e in perfetto stato. Questo senza pensare al grandissimo indotto creato dalle merci che devono essere instradate via ferrovia o su gomma dall’aeroporto alle destinazioni finali. Naturalmente è anche indispensabile, specialmente in vista dell’EXPO, che Malpensa sia collegato, con i principali aeroporti nazionali, internazionali e intercontinentali con voli passeggeri dai cinque continenti.

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Il secondo piano, invece, s’incentra sulla costruzione della tratta ferroviaria che collegherà, secondo i progetti, Lugano con l’aeroporto di Malpensa entro il 2017. La futura linea ferroviaria transfrontaliera Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa sarà parte del nuovo servizio ferroviario regionale TILO. La tratta di 17.7 km, 6.6 dei quali su territorio svizzero, collegherà fra di loro gli agglomerati di Bellinzona, Lugano, Chiasso-Como e Varese ed interessa un bacino di circa 600 mila abitanti. Tra Mendrisio e Varese le fermate previste saranno quattro: Stabio Gaggiolo (lato Italia) Arcisate Induno-Olona.

La nuova linea ferroviaria regionale sarà inserita in una regione densamente popolata. Essa assumerà un ruolo importante sia per il traffico interregionale (relazioni Ticino-Gallarate-Malpensa), sia per quello internazionale (Ticino-Gallarate-Sempione-Svizzera Romanda/Berna). La linea Bellinzona-Lugano-Chiasso-Como sarà collegata alla Porto Ceresio-Varese-Gallarate-Milano. I treni interregionali (RE) tra il Ticino e l’aeroporto di Malpensa, con coincidenze a Gallarate verso il Sempione, circoleranno ad intervalli di due ore. Permetterà di ridurre la durata media del viaggio tra Lugano e Losanna dalle attuali 5 ore e 20 minuti a 4 ore e 20 minuti. L’investimento complessivo dell’opera ammonta a 444 milioni di franchi, di cui 134 a carico della Svizzera, finanziati in parti eque da Cantone e Confederazione.

I treni, sempre secondo il progetto presentato in Svizzera, avranno una frequenza di mezz’ora e dovrebbero coprire la distanza tra Lugano e Malpensa in 50 minuti. Questi i dati tecnici. Molti potrebbero essere i vantaggi di questo nuovo collegamento, per Malpensa e per il Varesotto. Una parte del traffico cargo e passeggeri proveniente dalla Svizzera confluirà su Malpensa; considerando anche le future linee ad alta velocità, che dal centro Europa raggiungeranno Lugano, anche la Svizzera interna e non solo il Ticino sarà quindi ben collegata all’aeroporto. Il Varesotto, attraversato da una linea ferroviaria a carattere internazionale, diventerà un’area centrale rispetto al sistema di trasporti. Inoltre, con i due nuovi chilometri di ferrovia che congiungeranno Gallarate a Malpensa, anche chi abita nel varesotto potrà essere collegato con un mezzo veloce e diretto all’aeroporto stesso. Comodità, quella del treno, che apporterebbe benefici anche all’ambiente, con il minor uso dell’auto per gli spostamenti all’interno della provincia di Varese.

I due piani appartengono certamente a sfere diverse di progettualità, ma hanno in comune – e questo a noi interessa – un approccio positivo e di rilancio dell’aeroporto di Malpensa e quindi anche della vasta area del Varesotto che gravita intorno all’aeroporto. Un rilancio che da troppo tempo aspettavamo e che sembrerebbe vicino e realizzabile. Speriamo inoltre che come contribuenti questo sia la fine di una ignobile storia dove l’Alitalia per decenni ha fatto pagare al contribuente italiano le proprie inefficienze organizzative e gestionali, diventando luogo di lavoro per raccomandati.