Feste e sagre di primavera

Dopo questo lungo inverno, finalmente le giornate si allungano e viene voglia di uscire e passeggiare all’aria aperta, in quasi tutti i borghi minori italiani inizia il periodo delle fiere e delle sagre paesane, che proseguirà fino al solstizio d’estate. Nella miriade di feste paesane abbiamo scelto per voi qualche appuntamento gustoso.

A Pinarella di Cervia, lungo la costa romagnola, dal 18/03 fino al 25/03 si svolgerà la Sagra della seppia, promossa dall’Associazione antichi sapori, http://www.sagradellaseppia.it/. Il menù propone varie ricette a base di questo mollusco, oltre a più classiche pietanze di pesce, dando preminenza alla tradizione gastronomica dell’Adriatico.

 

Le seppie alla romagnola con fagioli cannellini

032612_0743_festeesagre1
Ingredienti per 4 persone:

  • Seppie 1 kg
  • fagioli cannellini secchi 120 gr
  • olio extravergine di oliva 50 gr
  • aglio pestato fine 1 spicchio
  • cipolla tritata fine 1 cucchiaio
  • prezzemolo
  • salvia
  • rosmarino
  • sedano
  • vino bianco secco 1/2 bicchiere
  • doppio concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
  • pomodori pelati 500 gr .

Preparazione

La sera precedente mettete a bagno in acqua fredda i fagioli cannellini e dopo12 ore scolateli e cuoceteli , per circa 2 ore , in abbondante acqua con un ramo di rosmarino , salvia e un gambo di sedano . Pelate e lavate le seppie , poi tagliatele a listarelle e scolatele . Mettete un tegame sul fuoco vivo con l’olio e soffriggete il pesto di cipolla e aglio .Bagnate poi con vino bianco e aggiungete il doppio concentrato di pomodoro , mescolate , con un cucchiaio di legno , per qualche minuto e aggiungete i pomodori pelati e appena inizia a bollire aggiungete le seppie e il prezzemolo tritato , mescolate , coprite e fate bollire per circa 2 ore aggiungendo acqua quando serve .Negli ultimi minuti aggiungete i fagioli con la loro acqua di cottura . Aggiustate di sale e pepe .Servite con 2 fette di pane abbrustolito strofinate nell’aglio.

Fonte : Associazione Antichi sapori di Pinarella di Cervia.

 

Sempre in Romagna, dal 30/03 fino al 01/04, ci sarà l’evento Azzurro come il Pesce. A Cesenatico, nella colonia Agip, l’Associazione Ristoratori di Cesenatico A.Ri.Ce proporrà al pubblico tante specialità a base di pesce azzurro, come sarde, sgombri, paganelli, alici e acciughe. Altri punti ristoro saranno allestiti lungo il canale e nella piazza Ciceruacchio. La Pescheria Comunale straordinariamente resterà aperta al pubblico anche la domenica. L’iniziativa vedrà coinvolti anche diversi ristoranti della città che, a partire dal 1° di marzo, proporranno menu ad hoc a prezzi particolarmente vantaggiosi.

Gli stand gastronomici resteranno aperti dalla cena di venerdì alla cena di domenica (orari: dalle 11.30 alle 15.30 e dalle 18.00 alle 22.00).

Per l’occasione è stato predisposto uno speciale pacchetto alberghiero che comprende 3 notti in hotel 3 stelle con prima colazione, corso di cucina con le ricette a base di pesce azzurro, visita guidata del borgo marinaro e del centro storico di Cesenatico, ingresso ai musei, buoni pasto per gli stand alla Colonia Agip a € 109,00 a persona.

Per info e prenotazioni:

 

Tra Emilia e Toscana, invece troviamo altre sagre, quella della Piè Fritta (piadina fritta) di Fontanelice in provincia di Bologna, che si svolge il lunedì dell’Angelo, giunta alla 52° edizione, dove si festeggiano anche i somari! Nel campo sportivo: l’asinodromo per l’occasione, saranno ospitati i tradizionali somari, nel primo pomeriggio gli s’ciucarèn (frustatori) con banda musicale del Passatore di Brisighella, accompagneranno i somari lungo le vie del paese sostando nella piazza principale dove saranno presentati ai cittadini. Infine si recheranno nell’asinodromo per la tradizionale corsa dei SOMARI tra gli otto rioni: Cirenaica, Casetto san Pietro, Campomoro, Fornione, Prato-Gesso, Posseggio-SantaMargherita, Parioli, San Giovanni. La storia di questa Sagra ci porta al 1957, la prima edizione fu fortemente voluta da un gruppo di cittadini che decise di incontrarsi per organizzare una sagra del paese, costituirono un comitato e si recarono dal direttore della locale agenzia della Cassa di Risparmio di Bologna, il quale a sua volta si fece promotore dell’iniziativa, con l’obiettivo di lasciare alle spalle la distruzione della guerra.

Anche in Toscana ci sono diverse sagre in onore della piada fritta, che là viene chiamata Ficattola, ad esempio il 14 e 15 aprile a Campi Bisenzio (Fi) ed ecco anche la ricetta.

 

Ficattole

032612_0743_festeesagre2Ingredienti:

  • farina
  • lievito
  • acqua
  • sale
  • olio.

Preparazione:

per una buona riuscita del prodotto bisogna concentrare l’attenzione sull’ingrediente principale che è la pasta. Eh si perchè è fatta tipo quella che si usa per fare il pane ma non è proprio uguale…! Non possiamo comunque svelarvi il segreto e dirvi cosa cambia ma vi possiamo dire che, una volta scelta una buona pasta viene modellata a forma di filone di pane e poi tagliata a strisce, a sua volta vengono prese queste strisce e tirate (rigorosamente a mano) fino ad avere una forma rettangolare irregolare lunga circa 8-12 cm e larga circa 2-4 cm. La pasta così preparata viene buttata nell’olio bollente e fritte fino ad arrivare ad un colorino dorato. Appena tolte vengono salate e poi servite per essere gustate ben calde….!

Alla nostra Sagra oltre alle ficattole semplici come descritte sopra si possono gustare anche le “ficattole ripiene” ovvero stesso procedimento ma ripiene con uno squisito impasto di “salsiccia e stracchino” o “pomodoro e mozzarella”.

Tra le golosità in Toscana troviamo anche la sagra della Frittella dal 19 marzo all’ 8 aprile 2012 a San Donato in Collina, frazione a metà tra Rignano sull’Arno e Bagno a Ripoli – Firenze – qui in realtà ogni fine settimana si celebrano le frittelle, ma in occasione di San Giuseppe vari centri minori si aggregano per festeggiarle a dovere.

Tornando al mare, nelle Marche troviamo forse la sagra più particolare, quella del Garagoj, in italiano Murici.

Ogni anno dal 1948, a fine aprile, a Marotta si svolge questa sagra.

I Garagoj sono dei piccoli molluschi di mare, comunemente conosciuti come pie’ di pellicano, si trovano soprattutto nella zona di mare che va da Rimini ad Ancona a circa 8 miglia dalla costa. Un tempo poco conosciuti, nei porti della zona si vendevano a numero e si potevano acquistare a “cinquantine” , ad Ancona sono chiamati “crocette” e fino a poco tempo fa si vendevano lessati nelle osterie e sulle bancarelle del mercato. La tradizione della Sagra nasce come evento di apertura della stagione turistica per accogliere i visitatori venuti per prenotare le vacanze estive.

 

Garagoj in umido

Ingredienti per 6 persone:032612_0743_festeesagre3

  • 3 Kg. di garagoi nettati con cura
  • un mazzetto di finocchio selvatico
  • foglie di menta
  • 2 foglie di alloro
  • 1/2 dl. di olio di oliva
  • 3 spicchi di aglio tritato
  • 1 cucchiaio di rosmarino tritato
  • 1/2 litro di vino bianco secco
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro diluito in un bicchiere di acqua calda
  • 1/2 limone (solo scorza grattugiata)
  • maggiorana
  • timo.

Preparazione:

Lessate i Garagoi in abbondante acqua aromatizzata con il finocchio selvatico, la menta e l’alloro. In una ampia casseruola soffriggete nell’olio il trito di aglio, il finocchio ed il rosmarino. Unite i garagoi, unite il vino e proseguite nella lenta cottura lasciando sfumare.

Ora aggiungete il concentrato di pomodoro, profumate con la scorza di limone, la maggiorana ed il timo ( serpillo ), mescolate più volte e terminate. Assaggiate i garagoi per stimare il livello di cottura.

Servite il piatto ben caldo, magari accompagnato da fette di pane casereccio tostato.

 

Non resta che decidere la regione e via per gustare le ricette tradizionali italiane.