“Cattedrali sotterranee” del Monferrato Patrimonio Mondiale dell’Umanità: le cantine storiche Bosca a Canelli

Un’insolita prospettiva per scoprire i tanti interessi del Monferrato, l’area collinare distesa, ai confini delle Langhe, tra Asti ed Alessandra, è quella delle “Cattedrali sotterranee”: gli ampi spazi utilizzati dalle aziende per la produzione del noto spumante.

Siamo a Canelli, nell’astigiano, culla del vitigno moscato bianco. Da non perdere è la visita ad una di queste “cattedrali sotterranee”. Quella alle antiche cantine Bosca è infatti perfettamente organizzata per regalare ai visitatori un suggestivo percorso tra storia e grande tradizione enologica di un’azienda fin dalle origini aperta all’internazionalizzazione. Luigi Bosca fu infatti, nella seconda metà dell’800, tra i primi viticoltori piemontesi ad estendere il commercio del vino al di là dei confini regionali e ad accettare la sfida della crescente concorrenza anche all’estero.

Cercò e trovò clienti fra coloro che nel vino volevano appagare, assieme alla sete, anche la malinconia per la terra natale lontana. Erano questi nuovi clienti, emigranti italiani in Francia, Svizzera, Germaniae poi oltremare nelle Americhe, in Africa e in Australia.

Entrare nelle antiche cantine Bosca, nel centro storico di Canelli (AT), significa immergere i sensi in un ambiente magico. Navate, deambulatori, transetti si aprono in grandi crociere come se si fosse realmente all’interno di una Grande Cattedrale. Proprio qui, in queste cantine, nasce il nome di queste costruzioni ipogee che si susseguono, come un grande serpente, con stili diversi per tutto il sottosuolo di Canelli. Gallerie e passaggi si alternano così a grandi saloni sotterranei, impregnati di mistero e memoria.

La grandiosità degli spazi, le volte imponenti, le bottiglie accatastate, intimoriscono per la loro immobile austerità, ma riscaldano i quindici gradi di temperatura, in un abbraccio profumato e seducente. Sono la più importante testimonianza di quella tradizione vitivinicola e civiltà del vino che sono assurte ormai a figura quasi mitologica del territorio monferrino in particolare e piemontese in generale.

Nel 2014 l’UNESCO le ha dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si tratta del 50° sito italiano nominato Patrimonio dell’Umanità ed è il “Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato”: un territorio che si sviluppa lungo dolci colline coperte da vigneti a perdita d’occhio, inframmezzati da piccoli villaggi di altura e pregevoli castelli medievali, dove da secoli la viticoltura costituisce il fulcro della vita economica e sociale.

“Ci riempie d’orgoglio – sottolineano i fratelli Bosca – poter condividere proprio con tutta l’Umanità questo patrimonio che ci ha accompagnato attraverso i tempi, testimone della nostra più rigorosa tradizione: lo spumante che qui si produce con il metodo classico e seguendo gli antichi saperi, la Riserva del Nonno, è il nostro fiore all’occhiello. Tutta la nostra vita è sempre ruotata attorno a queste mura sotterranee, consapevoli della loro importanza di tedofori della nostra storia, e che nelle generazioni abbiamo in più occasioni e per diverse ragioni aperto alla collettività e condiviso con la nostra comunità. Ora l’Unesco, considerandole tra i 50 siti più belli d’Italia, ci aiuta a divulgare questo inestimabile tesoro travalicando i confini territoriali e potendo condividere con chi ne abbia voglia questa nostra grande fortuna”.

Le “Cattedrali sotterranee” Bosca, aperte al pubblico dal 2010, sono visitabili su prenotazione (cantine@bosca.it) (www.bosca.it).

Allestite con gusto scenografico le cantine storiche Bosca danno vita ad un binomio di grande richiamo per i visitatori: spumanti eccellenti uniti ad un’originale attrattiva turistica.

La nuova Guida Verde d’Italia del Touring Club Italiano Langhe, Roero e Monferrato

Fondamentale per visitare il Monferrato completando il ricco itinerario con le Langhe ed il Roero è la nuova guida verde del Touring Club Italiano completamente dedicata al territorio Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In una veste grafica elegante che ben supporta l’ampio ventaglio d’informazioni culturali, enogastronomiche e turistiche, la Verde Langhe, Roero e Monferrato, con le sue 168 pagine corredate di cartine e fotografie, è il compagno ideale per iniziare il viaggio nel Piemonte meridionale.