Ischia

Incastonata nel blu del mare proprio di fronte a Napoli, c’è l’isola fiorita della primavera infinita, che è stata set di pellicole cinematografiche come il “Corsaro Nero” del 1936 e “il talento di mr. Ripley” girato nel 1999. Da sempre è meta di fuga di personaggi famosi e VIP, come Angela Merkel, la cancelliera tedesca, o come Wilbur Smith e Denzel Washington che la scelsero nel 2016 come approdo e meta per le loro vacanze in Yacht.

Nell’antichità era nota col nome Pithekoussai o Pithecusae (Isola dei Vasai), ed è stata la più antica colonia greca in Italia. Fu poi ribattezzata Isola di Ischia nel medioevo, si trova nel golfo di Napoli e fa parte dell’arcipelago delle isole Flegree, è di origine vulcanica e il monte Epomeo, rappresenta il suo punto più elevato, pur trattandosi della vetta di un vulcano sottomarino sprofondato negli ultimi 100.000 anni.

Sicuramente è una meta che non delude, offrendo una ricca e varia offerta di Hotel, dalla pensioncina a conduzione famigliare fino ai prestigiosi hotel 5* lusso con ristoranti stellati.

Facile arrivare sull’isola che è ben collegata in nave da Napoli e da Pozzuoli: si sbarca ad Ischia Porto, qui il vivace centro storico ci accoglie con ristoranti, locali, negozi e allegria.


Qui potrete visitare il Castello Aragonese, oltre ad approfittare della bella spiaggia dei Pescatori.

Il castello vide la sua prima costruzione già nel 474 a.C., in onore del Greco Gerone, in origine il nome fu infatti Castro Gironis, venne occupata dai Partenopei e successivamente dai Romani, che la utilizzarono come fortino difensivo. Poi fu trasformata in fortezza per resistere alle incursioni e saccheggi che si susseguirono da parte di Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini. La forma attuale la si deve agli Aragonesi, da cui prende l’attuale nome; il castello continuò a svilupparsi fino al 1809 quando le truppe inglesi lo distrussero in parte. Dal 1912 il castello è privato, ma è ancora visitabile.

Proseguendo verso ovest, superata Casamicciola, si giunge a Lacco Ameno, un anfiteatro naturale che si apre sul mare che presenta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività nelle fonti cosiddette di Santa Restituta, patrona della cittadina e dell’intera Isola. Una locale particolarità è il Fungo: uno scoglio di tufo dalla forma bizzarra e di colore verde, alto circa 10 mt., precipitato dal monte Epomeo. Forio nella estremità ovest dell’isola ha un centro storico che esercita un fascino particolare con i suoi palazzi nobiliari, le tipiche viuzze, gli atelier dei pittori locali, le minuscole botteghe artigiane di ceramiche, le chiese ricche di storia e di arte. Qui si trova la chiesetta del Soccorso situata all’estremità di uno splendido piazzale intitolato a Papa Giovanni Paolo II (in ricordo della sua visita del maggio 2002). Questa era un antico convento degli Agostiniani, fu fondata verso il 1350 e poi chiusa nel 1653, mentre nella sua veste attuale, risale al 1864. Alla chiesa si accede da 20 scalini in piperno che portano all’atrio ove sono poste cinque croci sempre in piperno. La chiesa è conosciuta in tutto il mondo non solo per la sua posizione, ma soprattutto per la sua singolarissima facciata, bianca e adornata da una ricca scala ricoperta di preziose maioliche del ‘700, raffiguranti santi e scene della Passione di Cristo.

Tra le curiosità di Forio pare ci sia uno dei pochi posti al mondo dai quali talvolta è possibile assistere, in particolari condizioni, al fenomeno ottico del raggio verde in concomitanza con il tramonto del Sole. Vicino a Forio c’è la famosa spiaggia della Citara dove poter rilassarsi; quasi alla fine della spiaggia ci sono i famosi giardini di Poseidon con le loro piscine termali a diverse temperature.

Per chi ama il silenzio e la tranquillità, troverà l’ambiente ideale nella parte sud dell’Isola, a Sant’angelo d’Ischia, riparata dal vento, ideale anche nei mesi autunnali, che offre alcuni hotel di buon livello e una bella spiaggia. Percorrendo da lì una strada con qualche curva si può raggiungere Serrara Fontana, il più alto comune dell’isola d’Ischia che ha conservato l’architettura originaria ed il ritmo di vita legato alla secolare civiltà contadina. È bello girovagare tra queste fresche colline, i boschi, i vigneti e i frutteti, con i cellai scavati nella roccia tufacea, dove il tempo sembra essersi fermato e dove si possono riscoprire antiche tradizioni, suoni, sapori, sensazioni ed emozioni dimenticate.

Se deciderete di vistare questa meravigliosa isola in mezzo al blu non potrete fare a meno di farvi catturare dalla sua cucina, dal coniglio all’ischitana, dallo spaghetto con le vongole, dalla pizza alla scarola ( piatto campano) rivisitato alla maniera di Forio.