Universi paralleli nel Sud della Francia

Ad Avignone, di fronte al Palazzo dei Papi, un elefante fa equilibrismo sulla proboscide. All’interno, sul sarcofago marmoreo di un pontefice è posata una maschera da pesce, che lo fa assomigliare a un blasfemo ibrido dei romanzi horror di H.P. Lovecraft. Oppure alle pareti, tra i busti nobiliari, ecco una testa di asino. E poi ancora, un salone dove si allineano reperti animali che non sembrano appartenere a questo mondo, a metà strada tra l’incubo e lo scherzo goliardico.

avignone1Cos’è successo? Abbiamo imboccato un wormhole e siamo sbucati in un universo parallelo? No, siamo finiti nel bel mezzo di una mostra. Viaggiando nel Sud della Francia quest’estate, ci si è imbattuti più volte in esposizioni temporanee, ma prolungate, di sculture e allestimenti moderni “in simbiosi” con edifici e piazze di valore storico. Per quanto riguarda Avignone, l’artista che ha trasformato il Palazzo dei Papi è Miquel Barceló: un’operazione coraggiosa ma allegra, in cui citazioni colte si alternano a sberleffi irriverenti. In ogni caso, un’operazione raffinata, perché l’arte apparentemente scanzonata di Barceló rivela in realtà un talento eccezionale.

avignone2Spostandosi ad Aix-en-Provence, attorno al fontanone principale della città stanno in meditazione, immobili, colossali busti classici di colore scuro. A osservarli da vicino, ognuno di loro ha qualcosa di strano: arti mancanti, spezzati, come nelle statue greche; finestre che si aprono nel corpo o nelle ali, da cui fanno capolino figure altrettanto classiche ma più piccole; e altri mini-busti che affiorano da angoli nascosti… Lo stile, inconfondibile, è quello nobile e straniante di Igor Mitoraj, uno dei più importanti scultori contemporanei (che peraltro attualmente vive in Italia, nella cittadina di Pietrasanta).

avignone3Così, la Francia trasforma le proprie città in deliziosi e giganteschi oggetti di alto artigianato. Questo infatti è un altro aspetto che colpisce nel tour: lo stile dei manufatti in vendita in località come Les Baux, Aigues Mortes, Saint Paul de Vence. Oggetti moderni, dinamici, alternativi, ben diversi dall’artigianato italiano, che perlopiù ripete stancamente i soliti modelli antiquati. La liberté applicata al vasellame. Ah se da noi ci fosse un po’ di égalité con questo atteggiamento culturale!