Bella, ricca di attrattive, ben collegata, senza sensibili differenze di fuso orario rispetto all’Europa: Cape Town, la capitale legislativa del Sudafrica, quella amministrativa è Pretoria mentre quella giudiziaria è Bloemfontein, è oggi una delle nuove frontiere per viaggiatori europei e non. Affacciata sulla Table Bay, Città del Capo, fondata nel 1652 da Jan van Riebbeck, è una realtà cosmopolita distesa ai piedi, e attorno, alla Table Mountain.
I quartieri sull’Oceano Atlantico, separati dal resto della città dalla caratteristica forma del Lion’s Head, rispondono ai nomi di Sea Point, Clifton, Camps Bay: spiagge di sabbia bianca e vita di mare che introducono dolcemente alle più aspra catena montuosa che si estende fino a Cape Point con il leggendario Capo di Buona Speranza.
Una passeggiata sull’altopiano della Table Mountain, raggiungibile velocemente con la funivia, code permettendo dato che la destinazione è molto affollata di turisti, permette di farsi un’idea della zona circostante arrivando a scorgere, guardando verso sud, in modo definito buona parte della penisola del Capo.
Cape Town piace al viaggiatore per la sua vita dinamica, la sofisticata atmosfera tra Europa e Africa e per le tante cose da vedere come il Victoria & Albert waterfront: area portuale modernizzata e trasformata in un richiamo turistico noto sia per lo shopping che per i tanti ristoranti dove passeggiare tranquillamente.
Il centro della città conserva diverse testimonianze dell’architettura coloniale vittoriana, a partire dalla sede del Parlamento, collocata nell’area dei Company Gardens. Non mancano mercati, aree pedonali, animazione prima di arrivare al castello di Buona Speranza: la più antica costruzione del Sudafrica risalente al periodo 1666-1679.
Andare a Cape Town alla fine dell’estate australe, febbraio e marzo o nei mesi precedenti, è sicuramente una buona occasione per godersi con calma la bellezza della città sudafricana senza però dimenticare che in un’isola dell’incantevole baia, Robben Island, ora area protetta, venne imprigionato, nel 1963, Nelson Mandela.
Robben Island è oggi una delle testimonianze più evidenti del noto apartheid: la politica di segregazione razziale adottata dal governo del 1948 al 1990.