Le isole Hawaii

La storia

Queste isole vulcaniche sono dominate da alte montagne tappezzate di verdissimo fogliame. Spiagge incontaminate, scogliere e baie tranquille si susseguono lungo le coste. Nell’entroterra ondeggianti coltivazioni di canna da zucchero si estendono sul terreno rossiccio e scroscianti cascate si riversano nelle lussureggianti valli tropicali. La bellezza delle Hawaii (o Hawai’i come si scrive e si pronuncia più correttamente in hawaiano) è rappresentata anche dalla gente e dalle sue numerose culture. Le Hawaii sono una delle zone più cosmopolite degli Stati Uniti, popolate dai discendenti di immigrati dal Giappone, dal Portogallo, dalla Cina, dagli Stati Uniti, dalla Polinesia, dalle Filippine e da una decina di altre nazioni. Il risultato è una cultura unica, costituita da un piacevole miscuglio di elementi polinesiani, asiatici, europei e americani, che si rispecchia nella cucina e nelle tradizioni. Sarete probabilmente accolti in molti luoghi con una lei, una ghirlanda di fiori profumati da mettere al collo, una tipica usanza polinesiana. Se si alloggia in uno dei grandi alberghi, probabilmente sarà possibile partecipare a un luau, una celebrazione che si è evoluta da una tradizionale festa polinesiana a un party sulla spiaggia completo di maialino arrosto e torce accese. Pur essendo l’inglese la lingua ufficiale delle isole, è spesso e volentieri inframmezzato dalla lingua poliglotta chiamata Pidgin. Ascoltando conversazioni in questa lingua con parole hawaiane, giapponesi e cinesi, ben presto sarà facile comprendere le parole polinesiane più comuni, usate per dare indicazioni e per riferirsi a oggetti quotidiani. Aloha, ad esempio, è usata da tutti nelle isole con vari significati, tra cui “ciao”, “arrivederci”, “torna”, “ti amo” e altri ancora del caloroso ‘spirito aloha” con cui vengono accolti i visitatori. La lingua hawaiana è una delle più melodiose al mondo e ha soltanto 12 lettere: A, E, I, O, U, H, K, L, M, N, P, W. I primi ad approdare nelle Hawaii furono gli antichi polinesiani, verso il 700 dC., che arrivarono a bordo di enormi canoe a doppio scafo da quella che oggi è la Polinesia Francese. Essi vi trapiantarono la loro società altamente complessa, basata sulla sovranità e su una religione politeista. Il primo europeo a scoprire le isole fu l’esploratore inglese James Cook nel 1778. Kamehameha il Grande, spesso chiamato il “George Washington delle Hawaii”, raggruppò vari feudi isolani in un unico regno, all’inizio del XIX secolo. In seguito arrivarono i missionari e i balenieri del New England, seguiti dai coltivatori di canna da zucchero e da ondate di immigrati asiatici, attirati nelle Hawaii dalla prospettiva di un lavoro. Le Hawaii cessarono di essere una monarchia e furono annesse nel 1898 come territorio americano, per poi diventare nel 1959 il 50” stato dell’Unione.

La posizione geografica

Le Hawaii godono di un soleggiato clima tropicale tutto l’anno. La temperatura oscilla tra i 27°C in inverno e i 33°C in estate. I freschi alisei fungono da aria condizionata naturale, rendendo il clima estremamente piacevole. L’abbigliamento per qualsiasi occasione, riunioni di lavoro o cene, è casual; gli uomini alle Hawaii indossano raramente la cravatta. Circa 25 milioni di anni fa, la lava prodotta da eruzioni vulcaniche sul fondo dell’oceano Pacifico cominciò gradualmente a formare delle montagne, che poi emersero dalla superficie dell’oceano costituendo la catena delle isole delle Hawaii. Misurando queste montagne dal fondo del mare, risultano essere le più alte del mondo; Mauna Loa si erge per oltre 9.000 m, più dell’Himalaya. Lo stato delle Hawaii è costituito da un arco di otto isole principali a più di 4.000 km a ovest degli Stati Uniti; sei di esse, Oahu, Maui, Kauai, Hawaii, Lanai e Molokai, accolgono visitatori. L’isola di Niihau è privata e ospita più di 200 hawaiani che parlano ancora la lingua indigena, mentre quella di Kahoolawe è disabitata ed è stata usata dagli Stati Uniti per scopi militari.

Svaghi e divertimenti

Un sondaggio sulla tipologia dei visitatori delle Hawaii rivelerebbe, probabilmente, che la maggior parte vengono in questo paradiso tropicale per nuotare e crogiolarsi al sole. Le isole, comunque, offrono un ventaglio di attività a chi invece vuole fare attività sportive. Qui troverete alcuni dei migliori campi da golf del mondo. Molte località sono dotate di campi da tennis. Lo sport di stato è il surf e ogni isola ha spiagge particolarmente adatte per le grandi onde che vi s’infrangono. Molte località turistiche offrono lezioni di surf ai principianti. Oltre al surf si può andare a cavallo sulla spiaggia o nelle piantagioni di canna da zucchero, fare immersioni nella colorata barriera corallina, pescare esemplari da trofeo da barche a noleggio, fare windsurf, escursioni lungo i sentieri di montagna, andare in bicicletta, in deltaplano o fare paracadutismo.

Come arrivare e muoversi alle Hawaii

La maggior parte dei voli internazionali atterrano all’Honolulu International Airport, provenienti da diverse città americane come, tra le più importanti, Los Angeles e San Francisco. Frequenti collegamenti aerei raggiungono gli aeroporti di tutte le isole, tra cui i due della Grande Isola (Hilo e Kona). Non vi sono collegamenti via nave o con traghetti tra le varie isole. I pacchetti turistici organizzati sono il modo migliore di girare la maggior parte delle Hawaii in breve tempo. Vi è una vasta offerta di tour di ogni genere: avventurosi, di pura vacanza e quelli specializzati per determinate categorie di vacanzieri, come i pescatori, gli escursionisti, i ciclisti, gli appassionati di storia e molti altri. Automobili a noleggio sono reperibili su tutte le isole a un prezzo ragionevole e si può pagare un forfait per avere una macchina a disposizione su ogni isola. Lussuose navi da crociera offrono crociere di una settimana, salpando da Honolulu e toccando i porti di Kauai, Maui e Hawaii.

OAHU – IL LUOGO D’INCONTRO

Terza in ordine di grandezza delle isole Hawaii, Oahu è il centro degli affari, dei trasporti, del governo e del turismo delle isole ed è conosciuta come “il Luogo d’Incontro”, un’approssimativa traduzione del suo nome hawaiano. La maggior parte dei turisti atterra come prima tappa all’aeroporto di Honolulu ed è qui, a Honolulu e Waikiki, che assapora per la prima volta ciò che hanno da offrire le Hawaii. A Oahu si concentra l’80% della popolazione dello stato, che si aggira intorno a 1,2 milioni di abitanti, soprattutto nella zona di Honolulu. L’isola è divisa da due grandi catene montuose, e quindi ha un lato esposto al vento e un altro sottovento.

Waikiki

Waikiki si estende per più di 3 km dal porto di Ala Wai a Diamond Head, il vulcano estinto il cui profilo è diventato il simbolo di Waikiki, forse la spiaggia più famosa del mondo. Decine di alberghi, molti di lusso, sono allineati lungo la spiaggia, con ristoranti all’aperto all’ombra delle palme e ogni sorta di attività acquatica, da lezioni di surf a uscite in bilanciere. Alle spalle degli alberghi l’ampia Kalakaua Avenue, la via principale di Waikiki, è costeggiata da ottimi ristoranti, negozi alla moda e altri alberghi. Due degli alberghi di Waikiki meritano di essere visitati da un punto di vista storico, Il Royal Hawaiian Hotel (localmente ribattezzato “pink palace” per il suo colore) è immerso in lussureggianti giardini di palme, che una volta facevano parte di una piantagione di noci di cocco, e fu costruito nel 1927 per ospitare i passeggeri delle grandi navi da crociera che arrivavano dagli Stati Uniti continentali. Il Moana Hotel (ora Sheraton Moana Surfrider), aperto nel 1901, fu il primo grande albergo edificato sulla spiaggia di Waikiki. Da non dimenticare è anche l’affascinante (e ad ottimo prezzo) Pacific Beach Hotel con il suo acquario interno, il più grande del mondo all’interno di un hotel, l’ottimo ristorante e una vista senza ostacoli sulla baia dove, dall’alba al tramonto, è possibile vedere, in lontananza, i surfisti che aspettano la magica onda. Waikiki è abbastanza piccola da girarla a piedi. Particolarmente interessanti sono l’International Market Place, con negozi d’artigianato e ristoranti disposti intorno a un gigantesco banano con la sua casa sull’albero, il Kapiolani Park, all’interno del quale si trova l’Honoiulu Zoo, con animali e uccelli indigeni, e il vicino Waikiki Aquarium. Se ci si sente particolarmente in forma, è da percorrere il sentiero che porta ai 230 m della cima del Diamond Head, dalla quale si gode un’ampia vista a 360° di Oahu e del Pacifico. Waikiki offre una ricca varietà di cucine, da quella polinesiana, servita al chiaro di luna ai bordi di una laguna, a quella giapponese servita in stanze tatami, dove gli ospiti si siedono per terra. I ristoranti offrono molte specie di eccellente pesce fresco, tra cui il tonno, il mahimahi, l’epinefelo, il macaira e altri pesci esotici. E’ da provare il Cheesecake Factory Restaurant, ottimamente posizionato lungo lo strip di Waikiki. Ottimo pesce e insuperabile cheesecake.

Il centro di Honolulu

Le principali attrazioni storiche dell’isola si trovano nel centro di Honolulu. In cima alla lista c’è il Bishop Museum, nel quale è custodita la migliore collezione al mondo di manufatti storici polinesiani. L’edificio stesso è magnifico: tre piani di grigia pietra lavica con un atrio centrale, scuri legni lucidi, ringhiere in ferro battuto e una pavimentazione a mosaico. Qui sono esposti gli splendidi mantelli dei re delle Hawaii, interamente fatti di penne d’uccello, con dimostrazioni dei vecchi mestieri hawaiani. Il Tolani Palace è l’unico palazzo reale degli Stati Uniti e contiene troni e cimeli degli ultimi reali delle Hawaii. Al Mission Houses Museum potrete vedere le residenze dei primi missionari e la storica Kawaiahao Church. E’ molto divertente esplorare la Chinatown di Honolulu a piedi, girovagare per le esotiche erboristerie, le bancarelle di lei, le fabbriche di spaghetti cinesi, gli alimentari orientali e i mercati del pesce, i ristoranti, gli studi di agopuntura, le gallerie d’arte e i negozi di souvenir. L’Hawaii Maritime Center conserva il retaggio marino dell’isola, con attrazioni come il Falls of Clyde, un veliero a quattro alberi restaurato, e l’Hokule’a, una canoa a doppio scafo usata per ripercorrere il viaggio polinesiano che portò alla scoperta dell’isola.

Pearl Harbor

Appena oltre Honolulu, Pearl Harbor conserva un altro tipo di ricordi, legati alla Seconda Guerra Mondiale, e ci propone interessanti luoghi storici da visitare.

– USS Arizona Memorial

8:06 a.m. il 7 dicembre 1941, l’USS Arizona fu colpita da una bomba d’aereo giapponese che fece saltare la santabarbara. La catastrofica esplosione affondò questa grande nave da guerra in nove minuti, uccidendo 1.177 uomini d’equipaggio. Oggi, l’USS Arizona Memorial è un luogo deputato a migliorare la nostra conoscenza della storia di questo attacco e incoraggia il visitatore ad offrire il proprio silenzioso tributo ai coraggiosi marinai caduti quel giorno e a tutti i morti di ogni guerra. La giornata inizia dal “Visitor Center” (è consigliabile andarci al mattino presto per evitare la coda) dove è possibile, oltre a visitare un interessante negozio di ricordi legati alla battaglia, vedere un film sull’attacco giapponese e foto che onorano le vite umane perse in quel giorno fatale. Dopo il film un barcone della Marina Americana vi porterà all’USS Arizona Memorial, che si trova di traverso allo scafo della USS Arizona affiorante a pelo d’acqua. Dobbiamo sempre ricordare che questo è un cimitero, il luogo dell’ultimo riposo per molti membri dell’equipaggio della nave, che sono ancora tumulati dentro lo scafo dell’USS Arizona. Nella parete di marmo del sacrario, sono incisi tutti i nomi degli uomini che persero le loro vite sull’Arizona. Questo è posto che fa riflettere, dove ci si trova faccia a faccia con i devastanti effetti prodotti dalla guerra.

– Battleship Missouri Memorial

Sul ponte di questa famosa corazzata, il generale MacArthur accettò l’incondizionata resa giapponese che concluse la Seconda Guerra Mondiale, il 2 settembre 1945. Adesso questa storica nave è diventata un museo, che racconta i suoi cinquant’anni di storia attraverso tre guerre. E’ possibile esplorare i ponti di questa corazzata da 60.000 tonnellate, grande come tre campi di calcio e alta venti piani, ed ammirare i suoi cannoni che potevano sparare a più di 40 Km di distanza.

– USS Bowfin Submarine Museum & Park

L’USS Bowfin (SS -287) è uno dei 288 sottomarini americani che hanno combattuto la guerra nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la visita al museo all’aperto, che ospita siluri ed altri oggetti appartenuti a sottomarini, è possibile visitare il ponte, la torretta (dalla quale si gode una splendida vista della baia di Pearl Harbour) e l’interno del sottomarino USS Bowfin, noto anche come il “Vendicatore di Pearl Harbour”. Durante la visita all’interno del sottomarino, particolarmente interessante è osservare l’alloggiamento dei tubi lanciasiluri, la sala motori, e i claustrofobici alloggiamenti dell’equipaggio, dove si comprende quanto fosse difficile la vita dei sommergibilisti.

– Pacific Aviation Museum

Il museo utilizza l’hangar 37, colpito durante l’attacco giapponese e reso famoso dall’ultimo film del 2001 girato sulla battaglia. Il Pacific Aviation Museum, che si trova sulla Ford Island, offre simulatori interattivi ed esposizioni che mettono in mostra gli aerei originali americani e giapponesi, utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte del Pacifico. Il museo è stato aperto da poco, ma ha grandi ambizioni, che comprendono il restauro degli altri hangar abbandonati dell’isola Ford e della torre di controllo del vecchio aeroporto militare, anch’essa resa famosa dal film.

– USS Oklahoma Memorial

L’USS Oklahoma Memorial onora i 429 marinai della nave che persero le loro vite nell’attacco a Pearl Harbour. Quel giorno circa nove siluri colpirono “The Okie”, affondando e capovolgendo questa nave da guerra da 35.000 tonnellate in soli dodici minuti. Alcuni membri dell’equipaggio rimasero intrappolati in compartimenti sotto il ponte, dopo che la nave si capovolse. I sopravvissuti usarono martelli e altri oggetti per segnalare la loro presenza. Finalmente, due giorni dopo l’attacco, trentadue di loro emersero ancora in vita dallo scafo capovolto dell’USS Oklahoma.

Il lato sopravvento dell’isola

Il bellissimo e tranquillo lato esposto ai venti di Oahu presenta un netto contrasto con Honolulu e Waikiki. Sulle spiagge si infrangono enormi onde, erte montagne verdi s’elevano all’improvviso dal centro dell’isola e la costa è punteggiata da piccoli villaggi. Molte società turistiche locali organizzano giri guidati dell’isola, oppure è possibile noleggiare un’automobile. Superando il Diamond Head si arriva alla Hanauma Bay, una delle più belle insenature dell’isola, a forma di ferro di cavallo. La sua cristallina acqua turchese attira molti turisti per nuotare, fare esplorazioni con la maschera e tuffi. Un paio di chilometri oltre arriverete all’Halona Blowhole, un tubo vuoto scavato nella pietra lavica, che spruzza acqua in aria quando un’onda si infrange contro la sua apertura sull’oceano. La strada passa vicino al Koko Crater, un vulcano estinto dalla forma particolare, fino alla Makapuu Beach, una stupenda spiaggia sabbiosa frequentata da esperti surfisti. Questo lato dell’isola è costellato da splendide spiagge, ma molti considerano Kailua Beach la migliore dell’isola, con bagnini, bancarelle che offrono da mangiare e tavole da surf a noleggio. Il Sea Life Park offre spettacoli di mammiferi marini, un’esposizione sulla caccia alle balene e sulle coste delle Hawaii.

La Nuuanu Pali, una ripida e verde scarpata che s’innalza al centro dell’isola, costituisce uno sfondo che contrasta con le spiagge del versante sopravvento. Una strada, l’Hawaii 61, conduce fino alla cima del Pali, tra Kailua e Honolulu, fornendo spettacolari viste. Proseguendo lungo la costa settentrionale, si trovano la Valley of the Temples e il meraviglioso Byodo-In Tempie, la riproduzione di un tempio di 900 anni che si trova a Kyoto, in Giappone. Una delle principali attrazioni di questo lato dell’isola è il Polynesian Cultural Center (l’entrata è molto cara), la ricostruzione di sette villaggi del Sud Pacifico gestita dalla Chiesa dei Mormoni, nei quali si svolgono dimostrazioni di arti e mestieri e un ristorante che offre uno spettacolo folkloristico serale. Il Kahuku Sugar Mill era una fabbrica per la lavorazione della canna da zucchero, di cui è possibile visitare le vecchie apparecchiature e le dimostrazioni del mestiere. Il Waimea Falls Park, sulla costa settentrionale, conserva i resti di un’antica comunità hawaiana, immersi in un favoloso giardino con più di 2.500 specie diverse di piante. La cittadina di Haleiwa rappresenta le tipiche cittadine delle piantagioni che punteggiavano l’isola, ai tempi d’oro delle coltivazioni di canna da zucchero e di ananas. La Kamehameha Highway (Hawaii 99) vi riporta a Honolulu attraverso il centro dell’isola, passando per piantagioni di ananas e vicino alle Schofield Army Barracks (famose come set del film Da qui all’eternità).

MAUI – L’ISOLA DELLA VALLE

Gli abitanti di Maui dicono “Mani no ka oi”, “Maui è la migliore”, affermazione pienamente confermata dalle migliaia di turisti che vi approdano ogni anno e dalle moltissime coppie in viaggio di nozze. Maui è la seconda isola in ordine di grandezza, superata solo da Oahu come località turistica. La forma dell’isola assomiglia a un grande numero otto e la sua estremità più larga è dominata dai 3.055 m dell’Haleakala, uno dei più grandi vulcani inattivi del mondo. All’estremità occidentale, le West Maui Mountains si affacciano su piantagioni di canna da zucchero e sulla vecchia cittadina baleniera di Lahaina. Le località turistiche di Maui sono dislocate in tre aree ben distinte: da Kaanapali a Kahana sulla costa occidentale e Kihei e Wailea su quella sud- occidentale. Tutte sono dotate di eccellenti campi da golf, spiagge e strutture ricreative. Alla metà del XIX secolo l’isola era il centro dell’industria baleniera del Pacifico, con una cospicua flotta di baleniere ancorate sul lungomare di Lahaina. Oggi è ancora possibile avvistare le balene da dicembre ad aprile, quando vengono in queste acque per partorire; le imbarcazioni che portano al largo si avvicinano abbastanza da consentire di vedere questi enormi mammiferi saltare fuori dall’acqua ed emettere i caratteristici spruzzi. Da Lahaina partono barche a noleggio, che portano al largo per la pesca di tonni (ahi e aku), guaracupu (ono), barracuda, macaira e di quell’ottima specialità gastronomica che è il mahimahi. Passeggiando lungo Front Street, il lungomare di Lahaina, è facile immaginare i balenieri di un tempo. I vecchi edifici di assi di legno, segnati dalle intemperie, oggi sono stati ristrutturati e ospitano boutique, ristoranti, negozi d’artigianato e ottimi negozi di articoli sportivi, ma essenzialmente l’atmosfera del vecchio porto permane. Molto interessante è visitare il Pioneer Inn, con il suo cortile e le camere colme di soprammobili e fotografie, la Baldwin House, costruita in corallo da un missionario nel 1834, le rovine di un palazzo di mattoni costruito dal re Kamehameha I, il brigantino a vela Carthaginian lI, ora trasformato in un museo marittimo, la Waiola Church del 1832, frequentata dalla famiglia reale hawaiana, alcuni membri della quale sono sepolti nell’adiacente cimitero, e l’enorme e vecchio punto di riferimento, il banano piantato nel 1873. La Lahaina, Kaanapali and Pacific Railraod ha restaurato uno storico treno a vapore, usato per il trasporto della canna da zucchero, che offre un tour attraverso le coltivazioni di canna.

– L’Haleakala National Park

Haleakala in hawaiano significa “casa del sole” ed è proprio così che questo gigantesco vulcano rimane impresso nella memoria di chi l’ha visto. Uno dei modi migliori per vedere l’Haleakala è di svegliarsi alle 3 del mattino e raggiungere la cima, per godersi lo spettacolo dell’alba sul Pacifico. Dalle principali località turistiche partono tour in pulmino e la fila di veicoli, che prima del sorgere del sole serpeggia verso la cima, sembra una collana di luci in movimento lungo il fianco del vulcano. Solitamente fa freddo sulla vetta e gli spettatori si avvolgono con delle coperte, in attesa del magnifico spettacolo. Per gli amanti della bicicletta è possibile unirsi ai gruppi, che scendono dal vulcano lungo i 61 km della strada tutta curve, che parte dalla vetta e arriva alla cittadina costiera di Paia. Sentieri escursionistici attraversano l’enorme cratere, con una circonferenza di quasi 34 km. Vi sono anche capanne di legno per il pernottamento degli escursionisti e guide che organizzano gite a cavallo. Il centro visitatori del parco organizza passeggiate naturalistiche guidate. Al Kalahaku Overlook è possibile ammirare la rara pianta “silversword”, che fiorisce una sola volta in tutta la sua vita, cresce fino a 3 m d’altezza e si trova soltanto sulle pendici dell’Haleakala. L’Iao Valley State Park è un’altra destinazione amata dagli escursionisti. E’ una stretta gola incredibilmente verde drappeggiata da felci e muschio, dal fondo della quale si innalza l’lao Needle, uno stretto pinnacolo roccioso di 685 m. La valle ha anche un’importanza storica, per essere stata il teatro di una sanguinosa battaglia tra il re Kamehameha e gli isolani di Maui nel 1790. Il piccolo villaggio di Hana è arroccato sulla costa orientale, dove le pendici dell’Haleakala finiscono in mare. Conosciuto come “Heavenly Hana” per lo stupendo sfondo marino, è raggiungibile percorrendo una stretta e serpeggiante strada panoramica, che abbraccia le ripide pendici appena sopra il livello delle onde. Ristoranti e piccoli hotel appartati si trovano nelle vicinanze.

KAUAI – L’ISOLA GIARDINO

Le note della colonna sonora del film Giorni di gloria o di Jurassic Park rimbombano nelle orecchie dalle grandi cuffie. Sotto di voi vedete l’ombra del vostro elicottero (ottima e sicura la Blue Hawaiian Elicopters) attraversare le piantagioni di canna da zucchero. Improvvisamente appare il Waialeale Crater, al di sotto della sua nube perenne. Il pilota si è abbassato al punto che sembra di poter tendere la mano per cogliere una delle felci che coprono le sue verdi pareti, mentre gli spruzzi di una cascata in alto ricadono sul tettuccio dell’elicottero. Benvenuti a Kauai. Per molti di coloro che ne hanno potuto apprezzare lo splendore, Kauai è la più bella e la più insolita delle isole Hawaii. Rigogliosa e verde, Kauai merita il soprannome di “Isola Giardino”. Kauai è la quarta in ordine di grandezza e la più occidentale delle isole visitabili. Questo lussureggiante paradiso tropicale è quasi totalmente rurale, con piccoli paesi sparsi lungo le coste, meridionale, orientale e occidentale, collegate da un’unica strada. La maggior parte delle località turistiche si trovano sulla costa meridionale a Poipu Beach, nei dintorni di Wailua, Kapaa e Kalapaki Bay sulla costa orientale e a Princeville su quella settentrionale. Sul versante occidentale dell’isola la Na Pali Coast, una spettacolare regione selvaggia di ripide scogliere, spiagge isolate e strette valli, è raggiungibile solo via mare, in elicottero o attraverso un tortuoso sentiero. Il Waimea Canyon, spesso chiamato il Grand Canyon del Pacifico, è una delle meraviglie delle Hawaii. Questa gola, profonda 871 m, è caratterizzata da pareti rocciose color rosso, arancione, giallo e ocra, in netto contrasto con il verde brillante della circostante vegetazione tropicale. Potete attraversare la gola in aereo o a piedi, oppure raggiungere un punto molto panoramico sul ciglio in auto o con una visita guidata. Kauai è la terra leggendaria dei Menehune, una popolazione mitologica di piccoli uomini dai poteri magici. Si racconta che furono loro a costruire il Menehune Ditch, le rovine di un grande corso d’acqua, e il Menehune Fish Pond, uno stagno preistorico arginato da muri di pietra. La cittadina principale di Kauai è Lihue, dove troverete negozi che vendono prodotti artigianali hawaiani e ristoranti che servono piatti polinesiani e orientali. Il vicino Grove Farm Homestead racchiude una delle più vecchie piantagioni di zucchero, risalente al 1864. Il Kiahuna Plantation Resort and Gardens faceva parte di una tenuta privata; oggi è aperto al pubblico e particolarmente noto per gli splendidi giardini tropicali con lussureggianti coltivazioni di orchidee. Una delle escursioni preferite a Kauai consiste nel risalire il Wailua River (l’unico fiume navigabile delle Hawaii) fino a Fern Grotto, una particolare grotta straripante di felci, spesso usata come sfondo per matrimoni. Hanalei, vicino all’estremità settentrionale della strada principale, è uno dei luoghi più belli dell’isola. Ottimo a Kauai lo Sheraton Hotel per la qualità del servizio e da non perdere, nella stessa zona, il Beach House Restaurant, per l’ottimo cibo e per il più indimenticabile e romantico tramonto di tutte le Hawaii.

HAWAII – LA GRANDE ISOLA

La Grande Isola ha sempre rifiutato molti dei cliché sulle Hawaii. Pur essendo più grande di tutte le altre isole messe insieme (è grande circa quanto il Connecticut), è anche la più diversa. Le cime innevate, le lussureggianti foreste pluviali, le spiagge di sabbia nera, le aride distese di lava e gli ondulati pascoli aperti, dove sorgono alcuni dei più grandi ranch di bestiame degli Stati Uniti, sono le varie sfaccettature che la rendono diversa dalle altre isole delle Hawaii. E’ anche la più giovane delle isole, in continua espansione per le eruzioni del Kilauea che forniscono nuove masse di terra ogni anno. Le alte vette del Mauna Kea (4.205 m) e del Mauna Loa (4.170 m) e i forti venti da est dividono l’isola di Hawaii in una parte “umida” e una “asciutta”. La costa orientale è lussureggiante e tropicale, tappezzata di canna da zucchero sulle pendici di entrambi i monti. Hilo, la sua città principale, è una confortevole cittadina che sorge a lato dell’omonima baia. Sul lato occidentale dell’isola, più secco e soleggiato, sorgono le località turistiche costiere, con eleganti nuovi villaggi e campi da golf in mezzo al paesaggio ricoperto di lava, che si estende dal distretto di Kohala a nord a quello di Kona a sud.

– Hilo

Hilo è un’affascinante vecchia cittadina dove edifici moderni e palazzi nello stile architettonico dell’era delle piantagioni convivono armoniosamente. Questa cittadina dai bei parchi è popolata soprattutto da immigrati di origine giapponese, cinese e portoghese. Per cogliere quella che è l’essenza di Hilo, è interessante recarsi lungo l’attraente lungomare di prima mattina, e assistere all’asta del pesce. Questo è anche uno dei luoghi migliori delle isole, dove si può sentir parlare il Pidgin dai pescatori, mentre vendono grandi tonni argentei, mahimahi e altri pesci appena pescati. Per sentir parlare l’hawaiano puro, è necessario partecipare a una messa domenicale in una chiesa di Malamalama o di Haili, durante la quale vengono cantati inni hawaiani. Per gustare le specialità straniere, i ristoranti e i luao di Hilo sono tra i migliori. Interessante è anche girovagare per i piccoli negozi del centro che vendono di tutto, dagli utensili da cucina giapponesi ai rimedi d’erboristeria. Qui è possibile anche acquistare due delle specialità dell’isola: il caffè di Kona e le noci di macadamia. La Banyan Drive gira intorno a uno spuntone di terra che si protende nella Hilo Bay, sulla quale sorgono diversi alberghi e dalla quale si godono splendide viste della cittadina e delle montagne circostanti. I Liliuokalani Gardens racchiudono ponti ad arco e pagode giapponesi, una teahouse, fiumiciattoli ed ettari di verdi prati. La Lyman House e il Lyman Museum contengono una residenza dei missionari risalente al 1839, con un’eccellente collezione di oggetti storici hawaiani. Alle spalle della cittadina ci sono svariate cascate spettacolari: le Rainbow Falls, dove si può vedere un arcobaleno emergere dalla foschia del primo mattino, le Peepee Falls, articolate in quattro diverse braccia che si riversano in altrettanti specchi d’acqua, e le Akaka Falls, le più alte dello stato, di 135 m.

– L’Hawaii Volcanoes National Park

Madame Pele, la leggendaria dea hawaiana del fuoco, vigila sulla costa sud-orientale della Grande Isola. Da non perdere, durante una visita a questo parco nazionale, di dare un’occhiata dal ciglio della caldera del Kilauea (la cima crollata di un vulcano). Frequenti piccoli terremoti, fumate di vapore dalla base della caldera e un odore sulfureo nell’aria vi ricordano che questo è un vulcano ancora molto attivo. Più in basso, il Kilauea offre una spettacolare serie di esplosioni e getti di lava incandescente dal 1983. Per motivi di sicurezza non è possibile vedere queste eruzioni di persona, ma sono proiettati dei filmati nel centro visitatori del parco. Le strade del parco portano ad altre formazioni vulcaniche, come il “Lava Tube”, a crateri fumanti e a foreste di gigantesche felci arboree. Da non perdere la passeggiata sulla lava vicino al mare che porta ad un punto d’osservazione dove è possibile, con un buon binocolo, osservare la lava che entra in mare. Lo stesso spettacolo, ancora più suggestivo, è possibile vederlo di notte da una barca o da un elicottero.

– La costa turistica e il Parker Ranch

Kailua è la principale cittadina del lato occidentale dell’isola, il centro commerciale e ricreativo dei molti alberghi della zona. E’ anche uno dei porti più grandi per la pesca d’altura, con molte barche a noleggio, che salpano giornalmente per pescare il combattivo macabra, tonni, sarde, uaracupu e mahimahi. I sub troveranno barriere coralline, caverne sommerse e relitti adagiati lungo i fondali di questo tratto di costa, che offre anche crociere all’alba e al tramonto. Un sottomarino bianco porta i passeggeri alla scoperta dell’affascinante mondo sommerso della Kailua Bay. E’ possibile visitare l’Hulihee Palace, la residenza estiva dei reali delle Hawaii, che risale al 1838. La vicina Mokuaikaua Church, costruita nel 1836, è la chiesa più vecchia delle isole. Nel Puuhonua o Honaunau National Historical Park si trova “il rifugio”, dove i fuorilegge hawaiani cercavano asilo per sfuggire alle punizioni reali. Il parco contiene anche un heiau restaurato, un tempio religioso hawaiano. A nord di Kona, la strada che fa il giro dell’isola (l’Hawaii Il 19) attraversa vaste e ondulate distese di lava, i resti di antiche eruzioni del Mauna Kea. Strade secondarie portano alle eleganti località turistiche lungo le baie e le insenature della costa. Il quartier generale del vasto Parker Ranch si trova a Waimea, dove un centro visitatori e un museo descrivono la storia e il funzionamento di uno dei più grandi ranch degli Stati Uniti. Diverse volte all’anno qui si svolgono dei rodei, durante i quali è possibile ammirare le prodezze dei paniolos, i cowboy delle Hawaii, a cavallo.

MOLOKAI E LANAI

Molokai

Molokai è la destinazione ideale per chi viene alle Hawaii per rilassarsi, lontano dalle zone turistiche più affollate. L’isola ha un suo ritmo e offre splendide opportunità per fare immersioni e escursioni, nuotare e crogiolarsi al sole sulla spiaggia. Gli alloggi e i ristoranti sono ottimi, ma limitati. Si può raggiungere Kalaupapa, la storica colonia isolata per i lebbrosi, in aereo o avventurandosi lungo un sinuoso sentiero, a piedi o a dorso di mulo, che costeggia una scogliera di 600 m a picco sul mare. Il Molokai Ranch Wildlife Safari offre safari fotografici guidati, attraverso i 400 ettari della riserva di animali africani. Le acque tropicali sono l’ideale per le immersioni.

Lanai

La piccola Lanai misura 362 km quadrati, quasi totalmente coperti di ananas. Vi sono alcuni villaggi turistici sull’isola, che offre belle spiagge deserte. I sub amano Lanai per le meravigliose scogliere e i relitti, avvistabili dalla Shipwreck Beach. Sull’isola vi sono alcuni villaggi di pescatori, antichi heiau e geroglifici hawaiani nella roccia, raffiguranti figure stilizzate.