Una capitale mitteleuropea da scoprire: Zagabria

Partiamo da due curiosità non così note. Della prima ci si accorge guardando con attenzione le vetrine del centro di Zagabria: la cravatta. Cosa c’è di strano dato che la cravatta è presente ovunque. La curiosità c’ è! Essa è data dal nome universalmente noto che deriva dal francese “cravate”, parola usata per indicare “croate” visto che erano proprio i soldati croati, durante la guerra dei Trent’Anni, ad usare dei fazzoletti annodati intorno al collo.

La seconda è relativa allo zagrebese Slavoljub Eduard Penkala (1871-1922) inventore, tra le altre cose, della penna a sfera e di quella stilografica brevettate, rispettivamente, nel 1906 e nel 1907.

Zagabria, capitale della Croazia, non certo solo per questo, merita da sola una visita. La soluzione migliore per apprezzarla è accedervi dall’imponente stazione ferroviaria: testimonianza architettonica di fine Ottocento dell’architetto Pfaff. La stazione, simbolo di una città che, con il Grand Hotel Esplanade, era una tappa sul percorso del leggendario Orient-Express, chiude, a sud, la piazza dominata dal monumento al re Tomislav.

Da qui un po’ tutte le strade portano alla centrale piazza dedicata al ban Jelacic: ideata nel Seicento è oggi un concentrato degli stili architettonici susseguitisi dall’Ottocento al Novecento.

La stazione centrale, la ferrovia arrivò a Zagabria nel 1860, chiude perciò, a sud, la Città Bassa  rappresentando, al pari della cattedrale, imponente edificio neogotico sulla piazza Kaptol,  un valido punto di riferimento. Dalla stazione inizia quindi la piacevole passeggiata nella Città Bassa sviluppatasi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, mentre quella più moderna è cresciuta al di là della Sava.

La prima cosa che sorprende iniziando allora la nostra passeggiata è la concentrazione di verde, grazie ai numerosi parchi, e di edifici storici, come il Padiglione dell’arte o il Teatro dell’Opera. Questi ultimi testimoniano la ricchezza artistica e architettonica di una capitale dal fascino mitteleuropeo caratterizzata da un’atmosfera che non manca di coinvolgere. L’immagine di una città turistica nel senso positivo del termine: interessante da vedere e gustare senza essere artificiale.

Il nucleo medievale

Il cuore della Zagabria storica è la Città Alta, nota come Gradec quando, nel 1242, venne proclamata città libera. Dopo una breve salita si raggiunge quindi la Città Alta che custodisce l’anima storica della città. La dimensione è quella della quiete romantica. Le vie s’intrecciano svelando chiese, come la barocca Santa Caterina, ed edifici. Percorrerla al tramonto, quando la dimensione del silenzio l’avvolge, regala sensazioni di un mondo che fu. Vita e leggenda s’intrecciano alla Porta di Pietra, l’unica sopravvissuta dei quattro antichi varchi di accesso all’interno delle mura. La nicchia con il dipinto della Madonna del XVII secolo è un po’ il cuore pulsante degli abitanti di Zagabria. La Madonna della Porta di Pietra è infatti un’icona di speranza, fede, gratitudine. Passato e presente si fondono in piazza San Marco. Al centro la chiesa, con lo splendido portale gotico. Ai lati il palazzo del Parlamento (Sabor) e quello del Governo.

Una città dai mille aspetti dai quali non sono certo esclusi quelli dello stare insieme, nei numerosi caffè e locali, del passeggiare, del godersi serate animate e piene di vita.

Non rimane allora che, per qualche giorno, dimenticare lo splendido mare del litorale croato, per andare alla scoperta di Zagabria: una città dalla chiara impronta mitteleuropea, dalle forme prevalentemente neoclassiche, ricca di svaghi, stimoli culturali e, spesso, in grado di sorprendere.