Augsburg – Augusta: visitare Augsburg, un viaggio nel cuore tessile d’Europa

Per oltre due secoli Augsburg è stata uno dei poli più importanti dell’industria tessile europea. Le radici di questa tradizione affondano già nel XIV secolo, quando i tessitori locali producevano pregiati manufatti in fustagno utilizzando telai a mano.

Una svolta epocale si verificò nel XVIII secolo, quando la produzione artigianale lasciò spazio a una struttura proto-industriale. Le diverse fasi di lavorazione furono concentrate in un unico luogo, separando per la prima volta gli spazi privati da quelli lavorativi.

Un’eccezione a questo modello fu la “Casa Gignoux”, costruita nel 1765 come bottega artigianale tradizionale, nel cuore del centro medievale. Questo edificio in stile rococò, riccamente decorato e affacciato su un romantico canale, oggi ospita il caffè-bar “Fräulein Smilla”.

La sua storia è legata alla figura di Anna Barbara Gignoux, che nel 1770 riuscì a rilevare l’attività del marito dopo il fallimento, sfidando le rigide norme commerciali che limitavano l’autonomia femminile nell’epoca.

Nel XIX secolo, vicino alla “Porta Rossa”, sorgeva il Mercato della Lana presso il cortile dell’Ospedale del Santo Spirito. Autorizzato nel 1835 per sostenere gli artigiani locali, venne chiuso nel 1914, ormai obsoleto, vista l’evoluzione commerciale e tecnologica.

Intanto, fuori dalle mura medievali, si sviluppava il quartiere tessile, favorito da ampi spazi verdi, ideali per le attività di candeggio e tintura. L’introduzione del telaio meccanico nel 1784 diede il via, dagli anni ’40 dell’Ottocento, a una produzione industriale su larga scala.

L’abbondanza d’acqua del fiume Lech, con la sua rete di canali, fu fondamentale per alimentare macchinari e turbine. Questo straordinario sistema idrico è diventato Patrimonio UNESCO, riconoscimento che ne sottolinea il valore storico-ingegneristico.

Oggi il quartiere tessile, con la sua architettura industriale, è un vivace polo culturale. Teatri, musei e spazi espositivi hanno ridato vita agli edifici, simboli di un’epoca. Il “Percorso Tessile di Augsburg”, con 13 pannelli informativi, guida i visitatori attraverso questa eredità.

Tra i giganti del passato spiccano le “Big Four”, come la Neue Augsburger Kattunfabrik (NAK), che occupava 180 ettari e impiegava fino a 17.000 lavoratori. Fallita nel 1996, la sua memoria vive nel Museo Tessile e Industriale, dove sono esposti campionari, disegni e archivi storici. Il museo, con la sua sala macchine e le sue mostre interattive, è una tappa imperdibile.

La Torre di Tintura, restaurata nel 2020, e il Palazzo di Vetro (Glaspalas), ex cotonificio SWA, incarnano la rinascita del quartiere. Il primo è oggi uno spazio per eventi, il secondo ospita il Museo di Arte Contemporanea, con collezioni distribuite in uno spazio di 2.700 m².

www.timbayern.de/english/

https://kunstsammlungen-museen.augsburg.de/en/museums/h2-zentrum-fuer-gegenwartskunst-im-glaspalast

La Kälberhalle, ex macello del 1900, è stata trasformata in un elegante ristorante-birreria, con una capienza che permette di accogliere fino a 1.000 ospiti. 

Qui, tra travi in acciaio e mattoni a vista, si può ammirare un design industriale reinterpretato in chiave moderna.

Ma la vera rivoluzione è nel ritorno alla produzione tessile sostenibile. L’Università di Scienze Applicate ha lanciato il Recycling-Atelier.

Un laboratorio pionieristico per il riuso dei materiali, simbolo di un’industria che guarda al futuro.

Tra antichità, innovazione e sostenibilità, Augsburg continua a tessere la sua storia ancora oggi.

www.kaelberhalle.de/speisekarte/

www.tha.de/en/Main-Research-Areas/Page35083/Recycling-Atelier-opened.html