Tradizione e cultura a Marrakech

Marrakech, incorniciata dai monti dell’Atlante, è una destinazione turistica di grande richiamo per il turismo internazionale che vi ritrova, custodito da un clima gradevole, il sapore intenso dell’esotico. In quest’intrigante realtà i profumi e gli aromi della medina si fondono con le linee dell’architettura arabo-moresca. Voci, colori e suoni accompagnano i passi di chi s’inoltra nel dedalo delle viuzze che, protette dalle rosse mura, si infilano sempre più nel cuore pulsante della città vecchia.

marrakech03“C’è aroma nei suk, e freschezza, e varietà di colori. L’odore, che è sempre piacevole, cambia a poco a poco secondo la natura delle merci. Non esistono nomi, né insegne, e neppure vetrine. Tutto ciò che si vende è in esposizione. Non si sa mai quanto costeranno gli oggetti (…)”. Le parole dello scrittore Elias Canetti sintetizzano magistralmente l’atmosfera della città del Marocco: una grande attrattiva turistica capace di riassumere al meglio l’anima del Paese africano.

Marrakech, con le mura che cingono i suoi suk, la moschea Kutubiyyia, risalente al XIII secolo, dominata dall’ alto ed inconfondibile minareto e la suggestiva piazza Jemaa-el-Fna, incrocio di genti, venditori, suoni, tradizioni, voci e colori, non lascia certo indifferenti. La medina, la città vecchia, dal 1985, è iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

“Sapevo – continua Canetti – che basta affidarsi a una guida del posto per non vedere nulla”: un’affermazione legata ad una realtà come quella della metà degli anni Cinquanta in cui il Marocco, non ancora indipendente dalla Francia, lo sarebbe diventato nel 1956, esercitava un richiamo turistico soprattutto su intellettuali e aristocratici europei. Ufficialmente protettorato francese dal 1912, il Marocco si aprì infatti al turismo tra il 1911 e il 1914. L’evoluzione si ebbe però solo a partire dagli anni Venti e Trenta, periodo in cui si svilupparono le strutture turistiche e i trasporti.

marrakech04Tornando a Marrakech non possiamo non ricordare che la città, nel centro-sud del Paese, venne fondata dagli Almoravidi nell’XI e fu una delle capitali dell’impero berbero-marocchino. Marrakech, nella quale non vanno dimenticati i quartieri moderni come Gueliz, unisce oggi alla dimensione unica della piazza Djemaa el-Fna e dei suk quella più sofisticata e culturale. Un insieme in qualche modo unico che non può non stregare il viaggiatore.

Naturalmente Marrakech non è solo storia ma anche modernità a partire dalle testimonianze architettoniche del periodo francese per arrivare ai numerosi hotel di alto livello presenti che, accanto ai riad, completano un’offerta turistica di tutto rilievo, competitiva ed in grado di soddisfare le richieste di ogni tipo di turista.

marrakech06Alla sera, mentre la piazza Djemaa el-Fna inizia ad animarsi dei tanti ristoranti all’aperto che, preso il posto delle attività presenti durante il giorno, iniziano ad offrire, attorno a tavoli comparsi velocemente, la deliziosa cucina marocchina, il sole al tramonto fa da degna scenografia ad un mondo nel quale è bello perdersi lasciandosi condurre dal flusso della folla e guidare dagli aromi che emanano dai suk.