Frutti dimenticati di stagione…sagre d’autunno in Italia

Arriva l’autunno, le giornate si accorciano e gli alberi iniziano ad imbiondirsi, ormai la vendemmia è conclusa e nelle campagne italiane si respira quell’odore tipico di muschio, nebbiolina, fumo dei primi camini accesi e mosto che fermenta nelle cantine. Con la nostra rubrica gastronomica siamo andati a caccia di frutti dimenticati, zucche e castagne! Abbiamo trovato qualche sagra interessante che vi proponiamo.

Sagra della Zucca Bertagnina De.C.O. di Dorno (PV) il 13 ottobre. Il nome della zucca Bertagnina probabilmente deriva dalla parola “Barto” o “bortoi” che in dialetto dornese indica il copricapo dei contadini, il berretto. Le zucche intere possono essere conservate per tutto il periodo invernale in ambiente buio, fresco ed asciutto. La tradizione vuole che vengano consumate entro Carnevale.

A San Giuliano Vecchio in provincia di Alessandria si svolge la sagra della Zuppa la seconda domenica di ottobre: zuppa di cipolla, ceci e pasta e fagioli sono le protagoniste di questo evento gastronomico.

Durante tutte le domeniche di ottobre a Marradi (Fi) si svolgerà la sagra delle Castagne, questa è la patria del Marron Buono e la punta di diamante del marchio IGP della zona del Mugello. Numerosi sono i versanti delle colline coperti da castagneti che durante le giornate della sagra i proprietari offrono all’esperienza della raccolta, ovviamente pagando un piccolo contributo.

Saranno presenti stand gastronomici che proporranno ai visitatori le pietanze a base del rinomato frutto: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, i “bruciati” (caldarroste), etc., per chi desidera contribuire ad un evento sostenibile anche dal punto di vista ambientale può utilizzare il tradizionale treno a vapore che, come ogni anno, attraverserà l’Appennino Tosco-Romagnolo, collegando Firenze alla sagra.

http://lnx.pro-marradi.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=43&Itemid=54

 

In provincia di Ravenna a Casola Val Senio il 13 e 14 ottobre e il 20 e 21 ottobre si terrà la Sagra dei Frutti Dimenticati, qui si possono assaporare oltre a giuggiole e castagne, anche azzeruole, biricoccole, pere volpine e sorbo. Per la curiosità il biricoccolo è un ibrido antico già citato nel catalogo di alberi da frutto (1775) dei frati Certosini di Parigi. Un incrocio tra susino mirabolano e albicocco. In Italia è presente storicamente nel bolognese e nella zona vesuviana, regni dell’albicocco, fin dai primi dell’ottocento con il nome di “albicocco violetto”. L’origine della specie è incerta e la pianta non esiste allo stato selvatico. L’azzeruolo invece, secondo i botanici, sembra sia originario dell’Asia Minore o dell’isola di Creta, da cui si sarebbe diffusa come coltivazione in tutto il resto del bacino del Mediterraneo.

Sarà sicuramente interessante assaggiare questi frutti e scoprire come utilizzarli nel III millennio.