24 ore in costa azzurra: da Bordighera a Juan le Pins

La vecchia strada statale che collega Bordighera al confine di stato con la Francia e prosegue attraversando Montecarlo è un idea per chi desidera fare una bella gita tra fine estate e inizio autunno. Il clima ancora dolce della riviera di Ponente e della confinante Costa Azzurra accompagna offrendo scorci e panorami mozzafiato.

Si parte da Bordighera, piccolo paesino rivierasco dove le ville e gli hotel di fine ottocento sono in gran parte stati trasformati in residence, qui i fiori fanno capolino tra salite e muretti, seguendo la vecchia via Aurelia, che segna un ideale confine tra la collina e la zona mare.

Proseguendo si raggiunge Ventimiglia, caotica cittadina di confine, il cui centro storico nella parte alta della città sovrasta la foce del fiume e la spiaggia di ciottoli, il mare turchino contrasta con i colori giallo ocra e grigio dei palazzi, mentre poco oltre sulla strada fanno comparsa costoni di macchia mediterranea e Bougainville.

Dopo pochi chilometri, appena superata la galleria, ecco il confine, siamo in costa Azzurra: la prima località che incontriamo è Mentone, arrivando lungo la Promenade de La Mer si vede bene il cuore del centro storico incastonato sul promontorio.

100812_0743_24oreincost11L’ideale è arrivarci al mattino con il sole che illumina le facciate rosse, rosa antico e giallo dei palazzi, un intreccio di gallerie permette di andare oltre, verso il principato di Montecarlo, ma non prima di aver visitato il centro storico tra archi e salite e la Basilica di San Michele Arcangelo, che è collegata al mare da una imponente scalinata.

Continuando lungo la strada statale costiera si arriva a Montecarlo, in un contrasto di palazzi e grattacieli che stride con la natura e le case ottocentesche di Mentone. Il principato sembra costruito su se stessa, in un esplosione di folli piani regolatori, che si intrecciano e contaminano l’un con l’altro; al porto barche e yacht luccicanti, lungo la strada aiuole fiorite curatissime e vetrine scintillanti, attraversando il centro macchine di lusso e qualche isolato pedone, ma per chi segue la Formula Uno il divertimento sarà affrontare le curve del Mirabeu Hotel, lo stretto tornante del circuito.

100812_0743_24oreincost21Lasciando il principato superiamo i promontori di Cap d’Ail e Saint Jean Cap Ferrant, dopo 20 chilometri si raggiunge Nizza, arrivando dalla strada litoranea la città appare luminosa con le sue facciate bianche e pastello. La Promenade Des Anglais, il famoso lungomare della città, fu costruita nella seconda metà del XVIII secolo, in nizzardo Camin deis Anglais, perché gli Inglesi sceglievano Nizza per il clima gradevole e mite durante i rigidi inverni Britannici.

La passeggiata sul lungomare è di rito, i colori del mare vanno dal turchese chiaro al blu, e si riflettono nelle bianche tettoie, attrezzate di panchine, dove i turisti amano fermarsi per godersi l’ombra e l’aria salmastra.

100812_0743_24oreincost41Passeggiando lungo le vie del centro, fra i tanti negozi, vi consigliamo di gustarvi un croissant o un pane dolce ai fiori di arancio.

La strada costiera prosegue poi verso Villenouve Loubet, un piccolo paesino famoso per le megacostruzioni a forma di onde che caratterizzano il porticciolo turistico, ambizioso progetto definito Baia degli Angeli risalente agli anni ’60.

La piacevole gita si conclude sul promontorio di Cap d’Antibes, dove prima si 100812_0743_24oreincost31incontra il fortino di Antibes, da qui inizia il promontorio caratterizzato da una bella vegetazione mediterranea e da un mare dalle sfumature turchesi incredibili, che si conclude scenograficamente a Juan le Pins. Non resta che scegliere dove fermarsi per un aperitivo lungo il mare.